Informatica forense: cos’è e a cosa serve

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In ambito forense ogni prova, indizio o traccia può essere utile a risolvere un caso o incriminare un sospettato. Da quando dalla fine degli anni ’80 i computer hanno iniziato a diffondersi anche in ambito civili, sono anch’essi diventati un potenziale strumento per attività criminali più disparati.

Da quel momento in poi è nata una branca delle scienze digitali forensi chiamata informatica forense.

In questo breve articolo vedremo insieme esattamente cos’è l’informatica forense, di cosa si occupa e perché è così utile ai giorni nostri.

Informatica forense: cos’è

Come abbiamo detto l’informatica forense inizia a prendere piede con l’avvento in ambito domestico dei computer. Questi strumenti dall’enorme potenziale permettono di fare tantissime cose meravigliose, ma allo stesso modo possono essere utilizzati per compiere gli atti più orribili.

Oggigiorno infatti spesso e volentieri, quando si sente parlare di casi e processi, vengono spesso menzionati telefoni e computer. L’informatica forense si occupa proprio di analizzare questi strumenti per ricercare le prove di un delitto, ma anche di preservarle nel tempo per evitare che vengano manomesse o distrutte.

Da un computer o telefono infatti si può recuperare un passato di conversazioni, telefonate, immagini, video e tutto quel materiale che potrebbe comprovare la colpevolezza o meno di una persona.

Informatica forense: a cosa serve

Come abbiamo capito già dalla precedente spiegazione, l’informatica forense è ormai qualcosa di fondamentale ai giorni nostri. Tra social network, browser, chat e tanti altri strumenti online le persone possono entrare in contatto con chiunque nel mondo.

Per la maggior parte di noi questa possibilità ci permette semplicemente di conoscere amici, magari conoscere la nostra anima gemella, aprirci a culture e scoprire modi nuovi per migliorarci. Ma come per ogni cosa bella c’è anche l’aspetto negativo. Questi strumenti vengono utilizzati anche per tessere reti criminali o peggio.

In linea di massima l’informatica forense si occupa di una enorme vastità di scenari. Si va dallo sventare reti di criminali organizzati e spesso anonimi, al rintracciare le chat in cui un assassino confessa il suo omicidio o racconta i suoi malumori a qualche persona.

Informatica forense: perché è utile

L’informatica forense è ormai diventata una branca imprescindibile, per tutelarci dai sempre più frequenti crimini informatici. Questi crimini possono seriamente danneggiare persone ed esporre anche i più piccoli a rischi che nella vita quotidiana non sarebbero così comuni.

Infatti l’informatica forense, tra le tante attività utili, ha anche lo scopo di mettere un freno alle reti di pedofili online, che cercano di adescare ragazzi sempre più giovani partendo magari da giochi online o social network. Già questo semplice, quanto triste, esempio dovrebbe darvi facilmente idea dell’utilità di questa branca delle scienze forensi.

In conclusione, qualsiasi pratica forense, inclusa quella informatica, nasce per tutelare le persone vittime di reati più o meno gravi e per questo è di vitale importanza il suo perfezionamento e miglioramento nel tempo. Oggi, fortunatamente ci sono un gran numero di persone (aziende o freelance) che si occupano di fare questo tipo di lavoro per tutelarci ogni giorno, nelle nostre attività quotidiane sia private sia professionali.

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